Tecniche della preparazione psicologica in campo ma­na­ge­riale

Articolo estratto con il permesso dell’autore dal testo di Daniele TrevisaniIl potenziale umano. Metodi e tecniche di coaching e training per lo sviluppo delle performance”. Franco Angeli editore, Milano.

Come scegliere un buon manager

Anche il management aziendale trova di fronte a sé problemi da risolvere in cui sono fondamentali le strategie mentali che adotterà, ancora più della conoscenza dell’argomento.

Alcuni temi cardine della preparazione psicologica dei manager sono:

  • capacità decisionali (non procrastinare le decisioni, affrontare le problematiche, capire quando arriva il decision time);
  • capacità di ragionamento logico;
  • capacità di ragionamento creativo;
  • atteggiamenti di problem-setting (voler inquadrare i problemi veri e non accontentarsi di falsi problemi o problemi mal formulati);
  • saggezza decisionale;
  • distacco situazionale;
  • capacità empatiche;
  • variabili della personalità, es.: introversione vs. estroversione;
  • gestione emotiva;
  • creatività;
  • spirito di ricerca;
  • locus of control (localizzazione corretta della propria sfera di controllo e responsabilizzazione);
  • propensione al rischio, valutazione del rischio e atteggiamenti corretti;
  • crisis management e capacità di lavorare in stato di crisi;
  • capacità aumentate di apprendimento dall’esperienza (lessons learned);
  • capacità di autocritica, autoanalisi, spirito di umiltà;
  • capacità di rimproverare correttamente e costruttivamente, riprendere ove necessario, dare feedback;
  • capacità di gratificare, localizzare momenti e tempi in cui farlo;
  • analisi situazionale e percezione aumentata;
  • rimozione di manierismi e atteggiamenti di facciata inutili, senza intaccare la cortesia e la correttezza nei rapporti.

Per ogni profilo manageriale esistono esigenze di preparazione psicologica diversa. È importante quindi stendere una precisa wish-list (lista dei desideri) rispetto ai tratti psicologici importanti per i profili chiave (key-po­si­tions) in cui l’azienda gioca la sua partita sul mercato. Sbagliare e inquadrare male questi profili professionali dal punto di vista psicologico è drammaticamente dannoso.

Questo bisogno si estende anche sul piano delle abilità relazionali in azienda e fuori. Un manager preparato sui temi tecnici del proprio business ma debole nelle energie necessarie a condurre relazioni avrà poca strada avanti a se, così come un atleta fisicamente forte ma emotivamente molto fragile.

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Autore: Fabio Trevisani

Sono Fabio Trevisani, laureato in Scienze Motorie all'università di Padova e formato con un percorso di Coaching e Counseling presso UP STEP. Mi occupo di attività motoria e tutoring per ragazzi con disabilità intellettivo-relazionale e cognitivo-motoria. Sono un allenatore di calcio, preparatore atletico e personal trainer per attività motoria preventiva e compensativa. Seguo squadre agonistiche in varie discipline come preparatore atletico.