Pratica fisica e meditazione nella natura: le sane abitudini dei veri guerrieri

Pratica fisica e meditazione nella natura: le sane abitudini dei veri guerrieri. Se i più avanzati Maestri sono arrivati a capire che questo era bene, ci sarà un motivo…

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fonte: Incontro con il Tao, Budo International, sett 2011, p. 8

Lo Scintoismo era la religione ancestrale dei Giapponesi, la cui base è la venerazione dei principi della natura e il contatto con essa attraverso pratiche sui monti, mari e fiumi..

Per questo motivo il Maestro era solito andare una volta al mese in montagna per mettersi in contatto con la natura e meditare nella più assoluta solitudine, oltre che per perfezionare i suoi Kata sotto le cascate d’acqua gelida cercando di mantenere il suo spirito sereno, pur essendo nel mezzo delle più severe condizioni…

Da: Incontro con il Tao, Budo International, sett 2011, p. 8

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Possiamo trarre molte ispirazioni da queste pratiche:

realizzare ritiri mensili o bimensili, in una baita o rifugio di montagna, e allenarci. Allenarsi sia fisicamente che mentalmente. Solo per dare un esempio, possiamo praticare in condizioni normali, poi in condizioni di maggiore pressione (es, colpire sui Pao in salita, con il compagno di allenamento che arretra)… e centinaia di altri esercizi che alternano fasi leggere e pesanti, tecniche dure e morbide (utilizzando come parametro la Scala di Fisher, strumento utilizzato in Psicologia e decisamente sconosciuto nel campo delle Arti Marziali e di Combattimento)… possiamo condurre una buona giornata di allenamento e concluderla, dopo una sana doccia, con una pratica di meditazione, visualizzazione, training autogeno, sviluppo di piani di miglioramento personale e del team.

Ed ancora:

 

  • fare sparring o shadow boxing in acqua di mare per studiare il movimento al rallentatore e aumentare la pulizia del movimento
  • praticare lotta su terreni sconnessi
  • esercitarsi a cogliere le micro-percezioni uditive e olfattive che l’ambiente offre, per aumentare le capacità di attenzione e concentrazione
  • … e moltissime altre tecniche ancora…

Visualizza con la mente un luogo speciale della natura, un luogo dove ti sentiresti a contatto con le forze naturali, Osserva alcune di queste immagini.. in quale luogo senti che potresti allenarti meglio?

Qualsiasi sia la tappa del viaggio che vogliamo percorrere, ricordiamo alcuni punti fondamentali:

  • Esistono luoghi che hanno il potere di aprire l’anima.
  • Esistono pratiche che ci offrono la possibilità di uscire dalla routine e trovare stimoli completamente nuovi.
  • Per salire di livello, raggiungere livelli ancora non esplorati, a volte bisogna percorrere strade diverse dalle solite, strade ancora non esplorate.
Queste pratiche non possono portare nessun danno, solo benefici. La guida di un Maestro esperto è fondamentale nella conduzione del gruppo e del training, per evitare eccessi e portare gradualmente le persone ad apprezzare e cogliere il massimo di queste esperienze, senza disagi, senza pericoli, ma come momento che una una sua sacralità, un momento speciale, benefico, potenziante.

Se persone che hanno dedicato una vita ad una missione hanno capito qualcosa, su come raggiungere quella missione, di questo dobbiamo avere rispetto, e da questo trarre ispirazione.

dott. Daniele Trevisani, Sensei 8° Dan Sistema Daoshi

Autore: Fabio Trevisani

Sono Fabio Trevisani, laureato in Scienze Motorie all'università di Padova e formato con un percorso di Coaching e Counseling presso UP STEP. Mi occupo di attività motoria e tutoring per ragazzi con disabilità intellettivo-relazionale e cognitivo-motoria. Sono un allenatore di calcio, preparatore atletico e personal trainer per attività motoria preventiva e compensativa. Seguo squadre agonistiche in varie discipline come preparatore atletico.