L’importanza della libertà e capacità di comunicare

Ricordo una volta quando ero giovane , e stavo tornando da  non so
dove, un cinema o forse qualcos’altro…c’era una ragazza che era seduta di
fronte a me, indossava un vestito che era abbottonato quasi fin
quassù….” era la cosa più bella che avessi mai visto”…

Allora ero timido, così quando lei mi guardava abbassavo gli occhi….poi
dopo, quando ero io a guardarla li abbassava lei…

Arrivai dove dovevo scendere, e scesi, le porte si chiusero, e quando il
treno stava ripartendo lei mi guardò negli occhi e mi fece un incredibile
sorriso…fu terribile…volevo aprire per forza le porte…tornai ogni sera
alla stessa ora..per 2 settimane…ma non l’ho più vista…

Questo è stato quasi 30 anni fa…e non credo che passi giorno senza
che io non rivolga un pensiero a lei…

Non voglio che succeda di nuovo!

 

Dal film: “Proposta Indecente“, frase recitata dall’attore Robert Redford

Autore: Fabio Trevisani

Sono Fabio Trevisani, laureato in Scienze Motorie all'università di Padova e formato con un percorso di Coaching e Counseling presso UP STEP. Mi occupo di attività motoria e tutoring per ragazzi con disabilità intellettivo-relazionale e cognitivo-motoria. Sono un allenatore di calcio, preparatore atletico e personal trainer per attività motoria preventiva e compensativa. Seguo squadre agonistiche in varie discipline come preparatore atletico.

3 pensieri riguardo “L’importanza della libertà e capacità di comunicare”

  1. Wow! In passato é capitato anche a me… quel momento in cui sei combattuto tra osare e non osare… E forse il messaggio positivo che c’è nel rimpianto è proprio questo: OSAAAAAAAA!!! E ora é bellissimo fare collezione di tentativi, anziché cercare successi “sicuri”! Mi suona sempre meglio il dirmi “ho tentato”!!!

  2. So di andare fuori tema rispetto la provocazione ma dal pezzo sopra mi viene da dire che molte volte le cose più belle sono le cose inespresse. Forse perchè conservano il fascino del non detto, di quello che potrebbe essere e non è stato. Se il protagonista avesse avuto il coraggio di parlarle forse la bellezza interiore di quella ragazza e il suo modo di rapportarsi non sarebbe coincisa con la bellezza esteriore o con le aspettative del protagonista.

    Tornando al tema della capacità di comunicare: un aspetto che mi interessa è la comunicazione non verbale, quella sensazione di sintonia che i due provano nella reciproca timidezza e nel fare il medesimo gesto, abbassare gli occhi. Non è forse anche questa reciprocità che fa sentire il protagonista vicino alla ragazza? Non credo sia la sola bellezza il tema dell’attrazione o della sintonia comunicativa fra i due. O sbaglio?

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