Sapevi che siamo nel Colosseo, o no? La sfida del pensare come liberi lottatori.

Siamo nel Colosseo. La sfida di pensare come liberi lottatori.

Anteprima editoriale di Daniele Trevisani, dal libro in costruzione

______
Nel Colosseo dell’antica Roma, la vita poteva finire in pochi secondi durante una battaglia, o portare gli schiavi alla libertà.

Siamo tutti ancora in un grande Colosseo.
Al posto di spade e pugnali, abbiamo la mente e la parola.
I nostri nemici: bugie, falsità, ignoranza, prepotenza.
Come nostri più potenti strumenti, e come ogni lottatore, è bene imparare ad usare queste armi e capire verso chi usarle veramente.
Dobbiamo lottare attivamente e non arrenderci perchè i nemici contro cui lottare sono tanti: fame dei bambini del terzo mondo, apatia occidentale, perdita di coraggio, perdita di obiettivi, sfruttamento, abbruttimento dell’essere umano, degrado dell’ambiente, perdita del lato umano e nobile della vita.
Possiamo rendere vero il futuro nel quale ci sposteremo nel pianeta liberamente, con nuovi mezzi di trasporto. Il futuro in cui l’energia sia libera e l’informazione vera. I
l futuro in cui ogni luogo del mondo sia visitabile senza mine e senza paure. In cui ogni uomo del mondo sia fratello di ogni altro uomo del mondo.
Dobbiamo conquistare la nostra libertà e batterci per i nostri sogni. Non arriveranno da soli, per magia.
Dobbiamo capire che la nostra battaglia per la libertà oggi è ancora più che mai reale. La libertà di pensare, di essere, riappropriarsi del piacere di ricercare, di costruire un nostro sogno, di pensare da uomini liberi.

____
copyright Daniele Trevisani, anteprima editoriale

Ma sapevi che siamo nel Colosseo, o no? La sfida del pensare come liberi lottatori.

Siamo nel Colosseo. La sfida di pensare come liberi lottatori.

Anteprima editoriale di Daniele Trevisani, dal libro in costruzione

______
Nel Colosseo dell’antica Roma, la vita poteva finire in pochi secondi durante una battaglia, o portare gli schiavi alla libertà.

Siamo tutti ancora in un grande Colosseo.
Al posto di spade e pugnali, abbiamo la mente e la parola.
I nostri nemici: bugie, falsità, ignoranza, prepotenza. E viaggiano con con alcuni buoni compari: Sistemi clientelari, raccomandazioni ad incapaci, perdita di meritocrazia, perdita di senso della vita, unite alle promesse dei “venditori di facilità” (lotterie, politicanti, truffatori, etc) che vogliono distrarti, mentre tu invece dovresti combattere per la tua libertà, con ogni briciolo della tua forza.
Come nostri più potenti strumenti, e come ogni lottatore, è bene imparare ad usare queste armi e capire verso chi usarle veramente.
Dobbiamo lottare attivamente e non arrenderci perchè i nemici contro cui lottare sono tanti: fame dei bambini del terzo mondo, apatia occidentale, perdita di coraggio, perdita di obiettivi, sfruttamento, abbruttimento dell’essere umano, degrado dell’ambiente, perdita del lato umano e nobile della vita.
Possiamo rendere vero il futuro nel quale ci sposteremo nel pianeta liberamente, con nuovi mezzi di trasporto. Il futuro in cui l’energia sia libera e l’informazione vera. I
l futuro in cui ogni luogo del mondo sia visitabile senza mine e senza paure. In cui ogni uomo del mondo sia fratello di ogni altro uomo del mondo.
Dobbiamo conquistare la nostra libertà e batterci per i nostri sogni. Non arriveranno da soli, per magia.
Dobbiamo capire che la nostra battaglia per la libertà oggi è ancora più che mai reale. La libertà di pensare, di essere, riappropriarsi del piacere di ricercare, di costruire un nostro sogno, di pensare da uomini liberi.

____
copyright Daniele Trevisani, anteprima editoriale

Dalla Spirale del Silenzio in avanti… questioni di repressione conversazionale

…vorrei condividere con altri un commento fatto con un amico, partito dalla questione della repressione in Birmania… il cancro non è solo la, nasce anche nelle nostre aziende, e nelle nostre case… è la Spirale del Silenzio in formato attivo, se bastassero le lezioni della storia, invece non bastano mai… la repressione parte con la limitazione conversazionale… che poi diventa repressione conversazionale, che poi diventa repressione fisica…

… se solo i nostri docenti di sociologia, scienze della comunicazione e semiologi si occupassero del fenomeno invece che di questioni irrilevanti per la società umana… se solo applicassero le loro conoscenze verso i probelmi veri come questo… ricordo un ex collega che fece un dottorato di ricerca in sociologia con tesi sui notai italiani, ….  i notai, capite, il vero problema di un sociologo, i notai… e adesso insegna all’Università di Bologna, pazzesco… la gente muore nel mondo, disuguaglianze pazzesche, ma noi paghiamo gente per qualcuno che decide di applicari a studiare il grave problema della sociologia dei Notai… una classse davvero disagiata… possiamo o no dirlo?… o abbiamo paura…

… tutto nasce dalla repressione conversazionale, un fenomeno scientificamente noto, vi prego di esaminare e capire questo fatto fondamentale… ne ho scritto un pezzo sul blog di Repubblica, per chi vuole vedere http://news.kataweb.it/la-spirale-del-silenzio-in-azienda-e-non-solo-301783